In occasione di una cena aziendale allestita in alcuni capannoni d’inizio Novecento, restaurati e riconvertiti a uffici per la commercializzazione di tessuti, è stata ideata e realizzata una piccola serie di candelabri, ognuno diverso dall'altro. Sono stati ottenuti per assemblaggio di elementi di recupero, principalmente desunti dall'ambiente industriale tessile (le rocche di legno) e da quello della cucina (gli stampi ma anche componenti di vecchi fornelli). Si riconoscono anche pezzi di vetro o di metallo provenienti da vecchi lampadari ed elementi lavorati in lamina di piombo.
Si tratta di pezzi unici, in cui l'aspetto materico e cromatico originario degli elementi prevale sulla forma; in quanto prototipi attendono uno sviluppo di ricerca ulteriore, quali matrici per simili in resina o ceramica o più semplicemente supporti da verniciare nei colori più adeguati alla forma o all'occasione d'uso. Il gustoso gioco della ricerca e dell’assemblaggio di pezzi eterogenei per qualità e provenienza è però irresistibile, e continua ad aggiungere nuovi pezzi alla collezione.
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